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I lavori di restauro all’ex Arsenale procedono con la posa del pacchetto di isolamento dell’edificio 10. Tra qualche settimana si procederà con i lavori di lattoneria, la posa dei coppi, il restauro delle cornici, dei contrafforti e delle stanze interne della zona di copertura precedentemente crollata. 

 

Entro i primi di giugno saranno ultimati i restauri delle cornici e dei contrafforti dell’edificio 12 e terminerà la posa dell’isolante e del tavolato. 

Sono quasi completate le demolizioni degli edifici 2a-2b-2c e 3 presenti nella corte centrale ed è stato dato avvio ai lavori di ricostruzione dei cordoli dell’edificio 2b. 

È prevista la fine lavori corte Ovest per la fine luglio – inizio agosto.

 

L’attuale cantiere è frutto del rispetto del passato e dell’uso di nuovi strumenti di progettazione e di restauro, per favorire il processo di crescita culturale che permette di  valorizzare, oltre al contesto, anche la  sapienza delle nostre maestranze. L’approccio di rispetto delle strutture storiche, riconosciute come depositarie di valori culturali e tecnici, unite ad una nuova visione e reinterpretazione dell’intero complesso, diventano in tal modo espressione di dignità per la città di Verona e per i suoi cittadini.

 

Prendersi cura del proprio passato è lo strumento principe per l’educazione e la cultura della nostra futura vita civile.

Nel caso dell’Arsenale si tratta di qualcosa di più del recupero di un singolo edificio, si tratta di un complesso d’eccezione valorizzato proprio dalla dignità monumentale, dalla ricchezza urbanistica dell’insieme e soprattutto dalla riqualificazione di un’area a lungo tempo abbandonata.

 

Nelle fasi di studio e progettazione della riqualificazione sono stati osservati attentamente  tutti gli edifici ricollocando i principali eventi costruttivi, valutati, di volte in volta, nell’insieme del processo evolutivo dell’intero complesso, ottenendo un’adeguata comprensione e reinterpretazione anche rispetto al contesto storico e sociale a cui appartengono.

 

Di fondamentale importanza è stato il rapporto fra i soggetti coinvolti in questo enorme progetto, operatori, progettisti, direttore dei lavori, maestranze, oltreché, ovviamente, la committenza. Un grande lavoro di squadra per restituire alla città un nuovo polo di cultura, economia e aggregazione.